Onorevoli Colleghi! - Nella lotta a una criminalità che tende sempre più a impadronirsi del territorio è fondamentale il ruolo che gli enti locali e, in particolare i comuni, possono e devono svolgere insieme allo Stato. Si tratta di un'alleanza che chiama anche le istituzioni amministrative a sentire fino in fondo la necessità che sia assicurata al cittadino quel bene invisibile, immateriale, ma sicuramente reale e anzi prioritario, che è la sicurezza.
      Governo centrale e amministrazioni locali lo possono fare insieme dando innanzitutto un contributo per agevolare il lavoro meritorio di tutte le Forze dell'ordine e, in particolare, dell'Arma dei carabinieri.
      L'Arma, infatti, con la sua presenza capillare sul territorio, impersona lo Stato in tutti i centri del Paese, anche nei più piccoli. Ciò nonostante le condizioni logistiche e di vivibilità delle caserme nelle quali operano gli appartenenti all'Arma dei carabinieri sono spesso disagevoli.
      Molti edifici di proprietà pubblica o locati da privati risentono, infatti, della inadeguatezza e della precarietà dei locali creando problemi a quanti, per la delicatezza delle funzioni che esercitano, hanno bisogno di un ambiente di lavoro dignitoso e confortevole, oltre che di spazi adeguati allo svolgimento di attività d'istituto.
      Accade anche che lo spostamento o la soppressione dei presìdi siano determinati dalla mancanza di edifici adeguati.
      La presente proposta di legge si prefigge di contribuire a far sì che i carabinieri svolgano il loro lavoro in sedi accoglienti, decorose e rispondenti alle particolari esigenze dettate dalla loro funzione.
      A tale fine il Ministro delle infrastrutture è autorizzato ad adottare un programma

 

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di interventi per la costruzione di nuove caserme, anche nei comuni che ne sono sprovvisti, e per l'ampliamento, il completamento, la sistemazione e la manutenzione straordinaria di quelle esistenti (articolo 1).
      Il programma, alla cui predisposizione possono partecipare i comuni, è sottoposto alle competenti autorità dell'Arma dei carabinieri (articolo 2).
      Anche i progetti, della cui attuazione sono incaricati gli enti locali interessati, devono ricevere il parere favorevole delle competenti autorità dell'Arma (articolo 3).
      La presente proposta di legge stabilisce, inoltre, un termine entro il quale i comuni individuati devono presentare al Ministero delle infrastrutture progetti per l'esecuzione degli interventi, pena l'intervento sostitutivo mediante commissari ad acta (articolo 4).
      Il programma è finanziato con uno stanziamento totale di 300 milioni di euro, di cui 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009.
      Si presenta questa proposta di legge con la viva speranza che possa interpretare i sentimenti di fiducia e di gratitudine che legano i cittadini all'Arma dei carabinieri e che possa radicare sempre di più il ruolo e l'attività degli appartenenti alla medesima Arma sul nostro territorio al fine di garantire a tutti il bene comune della sicurezza.
 

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